Chiaro di luna: poesie di Karol Wojtyla – audiolibro

Molto suggestivo, questo audiolibro rivela i sentimenti dell’uomo di fede Karol Wojtyla. Le voci particolari dei grandi attori sanno dare molto risalto, insieme alle musiche alle parole espresse da papa Wojtyla. Un cofanetto prezioso da portare con sè.

Autore: Karol Wojtyla – papa Giovanni Paolo II
Genere: Poesie

Voci narranti:

Vittorio Gassman:

Appello all’Uomo che è Diventato il Corpo della Storia
Il Pavimento
Attore
Fanciulli
La Speranza che va Oltre la Fine
In Memoria di un Compagno di Lavoro

Monica Vitti:

Magnificat
Quando Apri gli Occhi sul Fondo dell’Acqua
Guardando il Pozzo di Sichar.
Il Dialogo che si Svolge tra Lei e Lui e la Folla del Muro Serale
Canto dello Splendore dell’Acqua
Ragazza delusa in amore

Alberto Sordi:

Lo Spazio Necessario alle Gocce della Pioggia di Primavera
Il Negro con Claudia Cardinale
La parete
L’Errore
Un Emotivo

Claudia Cardinale:

Sulla tua Bianca Tomba
Oliveti
Stanislao

Musiche: Olimpio Petrossi
Tipologia: allegato al Corriere della Sera – su ebay

Venti liriche di Wojtyla in un cd

Si intitola «Chiaro di luna» il Cd di poesie scritte dal giovane Karol. Si tratta di componimenti scritti prima dell’elezione a Papa, tra l’adolescenza e il 1978. A dare voce ai versi sono quattro grandi attori: Vittorio Gassman, Monica Vitti, Alberto Sordi e Claudia Cardinale (le registrazioni risalgono al ’97 e al ’98). All’interno del Cd il libretto con un’introduzione di Monsignor Santino Spartà e i testi di tutte le liriche presenti sul disco. Le musiche che accompagnano le letture sono di Olimpio Petrossi, mentre le traduzioni sono di Aleksandra Kurczab e di Margherita Guidacci.
Tra i vari titoli, il componimento dedicato alla Chiesa e alla sua terra chiude la raccolta. Tutte le 103 poesie scritte dal Papa tra 1939 e il 1978 sono raccolte nel volume di Monsignor Santino Spartà «L’opera poetica completa di Karol Wojtyla» pubblicato nel 1999 dalla Libreria Editrice Vaticana. Nel 2003 Wojtyla ha dato alle stampe un nuovo poemetto scritto tra l’agosto e il dicembre del 2002 dal titolo «Trittico romano» (Bompiani Editore).

dal Corriere della Sera

Commento: a me sono piaciuti in modo particolare i brani “Sulla tua bianca tomba” poesia struggente e di infinita dolcezza dedicata alla madre;
“Fanciulli” e “L’errore” in cui traspare l’amore e la speranza verso i bambini e i giovani.
Ascoltando più volte i brani ho apprezzato maggiormente le poesie e il loro profondo significato.

Un audiolibro che consiglio a chi ama la poesia ispirata, a chi ama Papa Wojtyla, a chi è profondamente religioso.

Leda

Breve biografia dell’autore: Karol Józef Wojtyla nasce il 18 maggio 1920 a Wadowice, città a 50 km da Cracovia, in Polonia. E’ il secondo dei due figli di Karol Wojtyla e di Emilia Kaczorowska, che muore quando lui ha solo nove anni. Anche il fratello maggiore non ebbe miglior sorte, morendo molto giovane nel 1932.
Finiti brillantemente gli studi liceali, nel 1938 si trasferisce a Cracovia con il padre ed inizia a frequentare la Facoltà di Filosofia della città. Si iscrive anche allo “Studio 38”, circolo teatrale che durante la Seconda guerra mondiale va avanti clandestinamente. Nel 1940 lavora come operaio nelle cave presso Cracovia e in seguito nella locale fabbrica chimica. Evita così la deportazione ed i lavori forzati nel Terzo Reich tedesco.
Nel 1941 il padre muore, e il giovane Karol appena ventenne si trova del tutto solo.
A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequenta i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia. Nel contempo è uno dei promotori del “Teatro Rapsodico”, anch’esso clandestino.
Il giorno 1 novembre 1946 Karol Wojtyla è ordinato sacerdote; il 28 giugno 1967 viene nominato cardinale da Papa Paolo VI. In seguito all’improvvisa morte di Giovanni Paolo I neanche due mesi dopo la sua elezione, il 16 ottobre 1978 il cardinale Karol Wojtyla viene eletto Papa con il nome di Giovanni Paolo II.
Il suo pontificato si caratterizza in particolar modo per i viaggi apostolici, per le prime relazioni diplomatiche ufficiali tra Israele e Santa Sede, per il dialogo con i giovani.
Verso gli ultimi anni della sua vita ha convissuto con la malattia di Parkinson, dopo due giorni di agonia Karol Wojtyla muore il 2 aprile 2005.

Breve biografie delle voci narranti: 

Indimenticato e indimenticabile attore teatrale e cinematografico italiano, Vittorio Gassman nasce a Genova il giorno 1 settembre 1922 da un ingegnere edile tedesco e dalla pisana Luisa Ambron. Interrotti gli studi di giurisprudenza per iscriversi all’Accademia d’Arte Drammatica, sin dalla stagione 1941-42 esordisce in palcoscenico, non ancora diplomato.
Subito si segnala per la straordinaria presenza scenica e le doti di temperamento, doti che con il tempo gli varranno il soprannome di “mattatore”.
Degna di nota pure la sua attività televisiva e dal 1946 comincia invece la sua fortunata carriera nel cinema, cui si dedicherà con sempre maggior frequenza nel corso del tempo.
Natura istrionica ma anche fortemente sensibile, l’attore confessò più volte di aver sofferto in vita malgrado gli straordinari successi (anche con le donne), di abissali depressioni, una delle quali particolarmente grave e da cui si riebbe per un caso, dopo aver ingerito l’ennesima pastiglia medicinale (che in quel caso però fece effetto). Di tale entità fu il problema che intorno a questa sua esperienza scrisse anche un libro “Memorie dal sottoscala”. Ultimamente si era riavvicinato assai all’esperienza religiosa, pur con il suo tipico approccio tormentato e dubbioso. Il “mattatore” si è spento il 28 Giugno 2000, a 78 anni, nella sua casa romana a causa di una crisi cardiaca.

Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti, nasce a Roma il 3 novembre 1931. Nel 1953 si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’amico e da qui inizia la sua carriera sul palcoscenico interpretando alcuni ruoli importanti che la mettono subito in luce.
Nel 1959 esordisce al cinema e subito dopo, incontra il regista Michelangelo Antonioni che diventerà il maestro con il quale ebbe una relazione sentimentale che durò quattro anni circa.
Nella seconda metà degli anni ’60 Monica Vitti passa al genere della commedia dimostrando la sua spiccata dote di artista comica e la sua potenza recitativa, non solo come incarnazione delle inquietudini e del disagio.
Non abbandona mai il teatro e anche la televisione non si lascia sfuggire questa grande interprete, come pure registi stranieri che la vogliono nei loro film. Gli anni ’80 allontanano Monica Vitti dagli schermi e le sue apparizioni divengono sempre più sporadiche. Nel 1990 debutta alla regia e nel 1995 le viene assegnato il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia.
Sentimentalmente ha avuto tre lunghe e importanti storie d’amore, la prima con il regista Michelangelo Antonioni, poi con il direttore della fotografia Carlo Di Palma, ed infine con il fotografo di moda Roberto Russo, con il quale si è unita in matrimonio nel 2000.

Alberto Sordi, uno dei più popolari attori del cinema italiano, è nato a Roma il 15 giugno 1920, nel cuore di Trastevere, da Pietro Sordi direttore d’orchestra e concertista presso il teatro dell’opera di Roma, e Maria Righetti, insegnante. Nel corso della sua carriera ultracinquantennale ha recitato in circa 150 film. La sua avventura artistica è cominciata con alcuni programmi radiofonici popolari e lavorando come doppiatore.
Sin dal 1936 affronta diversi campi dello spettacolo: fantasista, comparsa in alcuni film, imitatore da avanspettacolo, boy di rivista e appunto doppiatore.
Il suo debutto nel mondo della televisione risale al 1948, quando, presentato alla neonata Rai dalla scrittrice Alba de Cespedes, conduce un programma di cui è anche autore, “Vi parla Alberto Sordi”. Con l’occasione incide anche per la Fonit alcune canzonette da lui scritte.
Il 1951 è anche l’anno della grande occasione, del salto di qualità. Passa dalla dimensione delle riviste e dei film leggeri a caratterizzazioni più importanti, soprattutto considerando quelle a fianco di un grande maestro quale Fellini.
Sordi è ormai una star, un vero e proprio mattatore del box-office: solo nel ’54 escono tredici film da lui interpretati. Successivamente, Sordi darà vita ad una galleria di ritratti quasi tutti negativi, con l’intento di tratteggiare di volta in volta i difetti più tipici ed evidenti degli italiani, a volte sottolineati con fare benevolo altre volte invece sviluppati attraverso una satira feroce.
L’escalation di Sordi continua inarrestabile e avrà il suo apogeo negli anni Sessanta, il periodo d’oro della commedia all’italiana.
Ma Sordi è stato un grande e ha potuto esprimere il suo poliedrico talento anche nell’ambito del cinema drammatico.
Ormai le situazioni e i personaggi rappresentati dall’attore sono talmente ampi e vari che egli può legittimamente affermare di aver contribuito fattivamente alla conoscenza storica dell’Italia. Proprio di recente, “Storia di un italiano”, videocassette che mescolano brani dei film di Sordi a filmati d’archivio, verranno distribuiti nelle scuole italiane, come complemento dei libri di testo.
Alberto Sordi ha avuto innumerevoli riconoscimenti e premi, tra cui il “Leone d’oro” alla carriera nel 1995.
Scompare all’età di 82 anni il 25 febbraio 2003 nella sua villa di Roma, dopo una grave malattia durata sei mesi.

Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da genitori di origine siciliana, Claudia Cardinale muove i primi passi nel mondo del cinema proprio in Tunisia, partecipando a un piccolo film a basso costo. Nel 1958 si trasferisce con la famiglia in Italia.
Il 1958 è l’anno di “I soliti ignoti”, il capolavoro di Mario Monicelli che spalanca le porte del cinema ad un gruppo di attori allora poco conosciuti, tra cui Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Salvatori e la nostra giovanissima Claudia Cardinale, le cui foto apparse su un settimanale erano state notate dal produttore Franco Cristaldi, responsabile della Vides (poi diventato suo marito), che si premurò di metterla sotto contratto.
Fortunatamente arrivano altre partecipazioni a film in cui la Cardinale va progressivamente costruendo la sua recitazione liberandosi dai cliché della semplice bellezza mediterranea.
Si accorge presto di lei Luchino Visconti che, sempre nel 1960, la convoca sul set di “Rocco e i suoi fratelli”, altro capolavoro di caratura storica. E’ il preludio per l’ingresso in quell’altro gioiello di ricostruzione storica che è la trasposizione cinematografica de “Il Gattopardo“, in cui la bellezza dell’attrice tunisina risalta in tutta la sua aristocratica ombrosità.
In quello stesso periodo l’attrice partorisce un figlio illegittimo più avanti adottato da Cristaldi, e affronta con grande dignità e coraggio lo scandalo e i pettegolezzi che la vicenda provoca nella mentalità ancora rigida di quegli anni.
Sono anni di grande popolarità per la Cardinale che interpreta film di grande successo anche hollywoodiani.
Concluso il matrimonio con Cristalli l’attrice si unisce negli anni ’70 con il regista Pasquale Squitieri che la dirige negli ultimi film, perchè con la nuova maternità l’attrice decide di dedicarsi prevalentemente alla sua vita privata.
Negli anni ’80 torna di nuovo sulle scene intatta nel suo fascino che sembra esaltarsi con il passare degli anni.
La sua è stata una carriera strepitosa che malgrado la bellezza nessuno avrebbe pronosticato. Il timbro particolarissimo della sua voce rauca e bassa, leggermente strascicata, alla giovane Claudia sembrava proprio un difetto, invece divenne una delle sue impronte più riconosciute.

Testi tratti da Biografieonline

SULLA TUA BIANCA TOMBA

Sulla tua bianca tomba
sbocciano i fiori bianchi della vita.
Oh quanti anni sono già spariti
senza di te – quanti anni?

Sulla tua bianca tomba
ormai chiusa da anni
qualcosa sembra sollevarsi:
inesplicabile come la morte.

Sulla tua bianca tomba,
Madre, amore mio spento,
dal mio amore filiale
una prece:
A lei dona l’eterno riposo.

di Karol Wojtyla

Fanciulli

Crescono improvvisamente dall’amore
e poi di colpo, adulti
tenendosi per mano
vagano nella grande folla,
cuori catturati come uccelli
profili sbiaditi nel crepuscolo
sò, che nei loro cuori
pulsa l’intera umanità.
Tenendosi per mano
siedono zitti sulla riva
un tronco d’albero
terra al chiaro di luna
triangolo che arde
nel sussurro incompiuto.

Non si è ancora levata la nebbia,
i cuori dei fanciulli
in alto, sopra il fiume.
Sarà sempre così?
mi domando,
quando si alzeranno di qui e andranno via
o altrimenti,
una coppa di luce inclinata tra le piante
in ognuna rivela un fondo ancora ignoto,
quello che in voi ebbe inizio
saprete non guastarlo?
Separerete sempre
il bene dal male?

di Karol Wojtyla

Un emotivo

Tu non sei travagliato dall’amore che sempre t’innonda.
Ecco una chiazza d’entusiasmo, invitante e superficiale.
Quando si asciuga, senti forse il vuoto?

Tra cuore e cuore resta un intervallo
e vi si penetra adagio
la vista si abitua al colore,
l’orecchio al ritmo.

Ama dunque cercando il profondo,
raggiungi la volontà
perchè nel cuore tu non senta la fuga
e del pensiero il controllo stancante!

di Karol Wojtyla

Lo spazio necessario alle gocce della pioggia di primavera

Posa un attimo lo sguardo sulle gocce di fresca pioggia
vedi, in esse, concentra la sua luce tutto il verde delle foglie di primavera
e così quasi tutte si addensano nelle gocce, traboccando dai proprio confini
ed anche se i tuoi occhi sono pieni di stupore
non puoi, non puoi davvero aprire a tutti il tuo pensiero.
Invano cercherai d’acquietarlo, come un bambino destato dal sonno
non rinunciare al bagliore degli oggetti,
resta caro, nel tuo stupore.
Parole inutili.
Come non senti?
Per sua virtù sei così immerso nel chiarore delle cose
che devi cercare per esse, in te,
uno spazio migliore.

di Karol Wojtyla

L’errore

Si può togliere ai pensieri il loro fondo quieto e silenzioso?
Posso piegare la strada tutta da un lato?
Negli occhi di ragazzi e ragazze scoprire l’errore,
perchè quando scorrono fila di macchine
sembra che solo in quei finestrini l’infinito sia racchiuso,
ma loro dicono
il nostro pensiero, è legato al chiarore degli oggetti
il nostro pensiero resta fedele alla potenza delle cose comuni
e se di esse finora poco si è rivelato
vuol dire che il nostro pensiero
non è ancora concluso.

di Karol Wojtyla

Ragazza delusa in amore

Questo malessere dei sentimenti
si misura con la colonna di mercurio
come si misura il calore dell’aria o dei corpi
eppure, bisogna in altro modo
scoprirne la grandezza
ma tu troppo ti senti il perno su cui ruotano le tue vicende.
Se riuscissi a capire
che il perno non sei tu
e colui che lo è
neppure lui trova amore,
se riuscisse a capirlo!
A che serve il cuore umano?
Temperatura del cosmo e cuore umano, e mercurio.

di Karol Wojtyla

PAPA GIOVANNI PAOLO II
Pellegrino nel mondo

 

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