Questione di cuore

QUESTIONE DI CUORE
di Francesca Archibugi

Il film racconta la storia di Alberto (Antonio Albanese), uno scenografo in crisi con se stesso e con la vita “leggera” che conduce, e Angelo (Kim Rossi Stuart), un giovane carrozziere gran lavoratore, che si è fatto da solo e conduce una vita tranquilla e semplice con la sua famiglia.
Entrambi vengono colpiti da un infarto e si trovano vicini di letto nella sala di rianimazione dell’ospedale. Qui inizia la loro bellissima amicizia: due persone completamente diverse per origini e cultura, accomunate da problemi di cuore.
Alberto per il lavoro che fa, ha una particolare attitudine ad indovinare chi sono e cosa fanno le persone che incontra e questa magia la insegna al piccolo Airton, il figlio di Angelo con il quale crea un bel legame.
La figlia adolescente invece, molto legata al padre e in conflitto con la madre, in un primo momento snobba Alberto, ma quest’ultimo giocando sapientemente con un tocco di cinismo e ironia riesce a conquistare la sua stima.
Anche con la moglie Rossana (Micaela Ramazzotti), romana verace in attesa del terzo figlio, si forma un legame di rispetto e di stima.
E così Alberto con naturalezza viene accolto in questa famiglia.

Un film bello, piacevole da vedere, in cui si alternano momenti esilaranti come il dialogo bisbigliato tra i due protagonisti nel lettone, a momenti drammatici in cui i due si intendono solo con lo sguardo.
Alberto ha tutte le carte per poter vivere una vita felice, ma è accanto ad Angelo che arriva a realizzare l’idea che la felicità consiste nel saper condividere gli aspetti semplici della vita con qualcuno.

Leda

Nel film, che prende spunto dal romanzo “Una questione di cuore” di Umberto Contarello (ed. Feltrinelli), appaiono nella parte di se stessi Daniele Luchetti, Paolo Sorrentino, Carlo Verdone, Paolo Virzì e Stefania Sandrelli. Ascanio Celestini e Paolo Villaggio compaiono in brevi camei.

Mi è piaciuto e vorrei citare qui un passo del commento di Giorgio Lazzari pubblicato in Nonsolocinema.com

Francesca Archibugi con Questioni di cuore vuole non solo raccontare una forte amicizia tutta al maschile, ma anche sottolineare come spesso le costrizioni culturali, sociali e i pregiudizi imposti dalla società impediscano alle persone di conoscersi veramente. Quando questi steccati cadono e l’individuo si trova solo con se stesso, ecco che la parte più intima dell’essere umano prende il sopravvento, ed è così in grado di stringere relazioni d’amicizia con persone che quasi sicuramente prima non considerava affatto.

Questione di cuore
Francesca Archibugi
Italia, 2008
Genere: Drammatico, commedia
Cast: Kim Rossi Stuart, Antonio Albanese, Micaela Ramazzotti,
Francesca Inaudi, Andrea Calligari, Nelsi Xhemalaj, Francesca Antonelli,
Paolo Villaggio, Chiara Noschese, Daniele Luchetti, Stefania Sandrelli,
Paolo Sorrentino, Carlo Verdone, Paolo Virzì
Produzione: Cattleya, Rai Cinema, Cinemello
Distribuzione: 01 Distribution

 

Alberto: A che scuola vai?
Perla: M’hanno bocciata..
Alberto: E perché?
Perla: Cazzo di domanda..
Alberto: La mia ragazza mi ha lasciato,
ho avuto un infarto, non riesco a lavorare come vogli
o
Perla: Perché t’ha lasciato?
Alberto: Cazzo di domanda.

 

Airton: E che ci fa da queste parti un poliziotto matto?
Alberto: Questa è la domanda..

 


CRONACA DI UN INFARTO

di Antonio Vergara

Siete liberi di toccarvi, ma il racconto di Ilvo Diamanti è bellissimo.


L’ho sentito arrivare che stavo a casa mia, pronto a recarmi a un incontro, dove mi attendevano molte persone. A discutere di cambiamenti sociali, culturali, religiosi. Mi ha fermato un dolore muto. Più che un dolore, un senso di oppressione al di sotto della bocca dello stomaco. Tanto che ho pensato a un’indigestione – la sera prima, sul tardi, avevo mangiato la pizza con un amico. Non dovrei, perché la digerisco a fatica, ma mi piace. E a volte – poche – transigo. Sono rimasto lì ad ascoltare questo dolore muto, che non accennava a diluire, a perdere intensità, nonostante l’attesa. Nonostante qualche palliativo. Non l’avevo mai provato. Non richiamava il pericolo che tutti, alla mia età, temono. L’Incombente, che ti aspetta all’angolo della strada, in qualsiasi momento della tua vita. Ti aggredisce. All’improvviso. Non avevo dolori al torace, alle spalle. Solo questa pressione allo stomaco, che si allargava e si acuiva. Ma io sapevo, ne ero certo, che era lui. Stava arrivando. E non l’ho atteso.

Ho avvertito mia moglie: “Portami all’Ospedale subito. Sta arrivando”. E lei, con il (suo) cuore in bocca, mi ha caricato in auto ed è partita. Mentre il senso di oppressione diventava più pesante e mi faceva male. Ha viaggiato di corsa, sempre più di corsa, azzardando sorpassi e manovre che mai aveva rischiato, nella sua vita. In un quarto d’ora siamo arrivati [..]
L’Infarto: era arrivato. Appena arrivato. E io ero arrivato. Appena in tempo… continua


Ilvo Diamanti (Cuneo, 4 settembre 1952) è un sociologo, politologo e saggista italiano.
Nato a Cuneo, vive attualmente a Caldogno (VI). Dopo il diploma al liceo classico “Pigafetta” di Vicenza, si è laureato in Scienze politiche presso l’Università di Padova. In seguito ha conseguito il Dottorato di ricerca in Sociologia e ricerca sociale all’Università di Trento.

È stato ricercatore di metodologia della ricerca sociale, presso la Facoltà di Statistica dell’Università di Padova e professore associato di Sociologia politica presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”. Attualmente è professore ordinario di Scienza Politica nella Facoltà di Sociologia presso l’Università di Urbino “Carlo Bo” dove, peraltro, è pro-rettore alle relazioni internazionali e territorio.
Ha collaborato e collabora con importanti testate nazionali e dal 2016 viene nominato dal MIUR, presidente dell’ISIA di Urbino.

 

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