Una domanda imbarazzante

In un periodo in cui il boom economico si faceva sentire e cominciavamo ad accumulare oggetti di ogni genere, cominciò a circolare di persona in persona, diffondendosi a macchia d’olio (in modo virale, si direbbe oggi) un quesito molto importante.

Qualcosa di meglio di quelle sciocche catene superstiziose che girano oggi, che nessuno dovrebbe continuare.
Le catene di Sant’Antonio esistono da sempre, chi è vicino alla mia generazione si ricorderà quelle lettere che negli anni 70 arrivavano con la posta con tutti gli indirizzi su un fianco della busta.
A quel tempo era quasi un gioco, un modo per entrare in contatto, se si può dire, con altre persone di altri luoghi e faceva il suo effetto visto la carenza di mezzi di comunicazione. Poi sono diventate una burla o peggio una truffa. Qualcuno vilmente si prende gioco delle persone, facendo leva sul buon cuore, sulle paure, sui pregiudizi e sui tabù. Spesso rappresentano delle vere e proprie minacce, e meritano di essere interrotte.

Tornando al quesito, fermava la nostra attenzione su un aspetto che ci stava sfuggendo e cioè, a quanto ci stavamo attaccando agli oggetti, a dipendere da essi.

La nostra lista dei desideri cominciava ad avere troppe spunte e noi a perdere man mano la nostra capacità di bastare a noi stessi. Infondo se si guarda con attenzione basta poco per vivere bene.
E ora il quesito:

Sai per certo che domani finisce il mondo, e verremo tutti trasportati in un altro pianeta simile alla nostra Terra. Puoi portare con te solo 3 oggetti. Quali porteresti?

Leda


LE CATENE DI SANT’ANTONIO


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *