Tieni il segno: Il lavoro e la terra

NON C’È PIÙ LAVORO? MA CHI CAZZO LO VUOLE!!

C’è un dato oggettivo e inoppugnabile che oggi ci consegna una verità/realtà dai risvolti inquietanti, ma ancora invisibile alla gran parte della gente. Questo perché, gli individui delle società occidentali, sono avulsi da quella necessaria consapevolezza che di fatto li esonera da ogni capacità di critica e di sapere interpretare il presente quando, in animo loro, sperano ancora che qualcosa cambi e che le difficoltà del momento vengano superate.

Ma di questi tempi, la speranza è il peggiore investimento che si possa fare, se parallelamente non è affiancata da quell’azione di forza e di slancio rivoluzionario di riconversione che restano in assoluto le sole condizioni in grado di contrastare, almeno in parte, gli effetti apocalittici del tracollo dell’Impero liberista.

E sto parlando del “Lavoro”, di qualsiasi lavoro che dipenda da terzi e per il quale sacrifichiamo la gran parte della nostra vita ogni santo giorno, e i cui costi materiali, morali e umani, hanno superato di gran lunga i guadagni e i presunti vantaggi.

“OGGI LAVORARE È UN COSTO, CHE RIENTRA NELLA VOCE, USCITE”.

IL LAVORO dunque, NON PAGA PIÙ! NON È PIÙ CONVENIENTE! – sotto ogni punto di vista, che sia la salute, il benessere, il futuro o la felicità. Meglio restarsene… continua

La prima volta che ho letto questo articolo, confesso, ero un po’ perplessa, ma man mano che proseguivo nella lettura mi rendevo conto che chi l’aveva scritto stava dicendo delle grandi verità, magari un po’ scomode se non si ha una visione a 360°, magari in un modo un po’ irriverente in alcuni punti, ma cose vere. Una forte provocazione davvero, una spinta a rivedere tutto ciò che siamo e diamo per scontato, una spinta a vedere un futuro diverso, se solo lo volessimo. Da leggere senza pre-giudizi.

Leda

 

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