Un giorno sono ritornata con i miei figli in un luogo magico della mia infanzia. Una valle vicino casa con tanto di cascata e ampi boschi, dove ho trascorso molto del mio tempo a sognare ad occhi aperti, a respirare la libertà, ad ascoltare il silenzio.
Nella bella stagione, appena tornata da scuola mangiavo, facevo i compiti in fretta e poi viaaa…. libera come il vento. Da sola scorrazzavo per quei boschi… a raccogliere fiori in primavera e castagne in autunno e nel periodo estivo si faceva il bagno nell’acqua gelida della cascata.
Nelle calde sere d’estate si andava con tutta la famiglia, si metteva l’anguria nell’acqua e si giocava a far capriole nell’erba e ad ascoltare i racconti dei tempi passati e, di nascosto, a buttar giù le balle di fieno.
Quando diventava buio, con la pancia piena di anguria ci stendevamo sul prato a contare le stelle e a ridere beati con il canto dei grilli nelle orecchie e qualche lucciola tra i fili d’erba.
D’inverno invece, scendeva spesso la neve e in quella valle i prati in pendenza si trasformavano in piste per il bob e la slitta, e chi non ce l’aveva si metteva un bel sacco di plastica sotto al sedere.
Si doveva centrare un ponticello… ma puntualmente quasi tutti finivamo nel fossato che stava ad ambo i lati… non vi dico le risate e che freddo!
Mamma mia che nostalgia!..
Ora girare per quei boschi è praticamente impossibile, tutti i viottoli sono scomparsi, solo la cascata è ancora raggiungibile e al vederla ho visto sul viso dei miei figli meraviglia e stupore… perché sì, quello è un posto davvero magico
…magico, come questo racconto tratto dalle Storie del bosco.
Storie del Bosco
di Tony Wolf
DAMI EDITORE
C’era una volta
un bosco incantato…
Questo è il primo libro che dà inizio alla bellissima serie Storie del Bosco.
Nel bosco incantato nel susseguirsi delle stagioni gli animali organizzano feste, come quella di Primavera a cui danno il benvenuto con l’orchestra che suona l’Inno della frittata. Un altro inno, quello nuziale, annuncia il corteo solenne che accompagna gli sposi. Il suono è prodotto dal tocco del martelletto sulla fila di bottiglie riempite ognuna con una quantità diversa d’acqua.
Gli animali del bosco sanno essere ingegnosi, non buttano via niente e costruiscono sempre cose nuove, trovano sempre il modo di riutilizzare ogni cosa, come i baccelli dei piselli, la grande quercia sradicata in una notte di bufera, lo zoccolo gigante giunto al villaggio trasportato dal ruscello…
E dai fatti che accadono sanno trarre insegnamento, trasformandoli in un divertente modo per imparare, trasferendo ognuno la propria conoscenza all’altro.
E il pic-nic, il ritorno delle quaglie dalle lontane terre, la neve dell’inverno, per concludere con la grande alluvione che costringe gli animali del bosco, con un po’ di spavento e una grande malinconia, a dover migrare.
L’AUTORE
Tony Wolf è lo pseudonimo usato da Antonio Lupatelli, un illustratore italiano famoso in tutto il mondo.
Nato a Busseto nel 1930 si trasferisce in tenera età a Cremona. Inizia la sua carriera in Francia negli anni Cinquanta collaborando con i Fratelli Pagotto, in arte Nino e Toni Pagot pionieri nel campo dell’animazione italiana e creatori del tenero mitico Calimero, il pulcino piccolo e nero.
Passa quindi alla casa editrice britannica Fleetway, inventando personaggi fiabeschi e illustrando varie storie.
Tra il 1974 e il 1975 realizza per il Corriere dei Piccoli la serie Ciccio Sprai, su testi di Carlo Triberti, oltre ad alcuni adattamenti di favole celebri, come Lo schiaccianoci.
Prosegue collaborando con la casa editrice italiana Fratelli Fabbri Editori e quindi con la Dami Editore illustrando favole e libri per l’infanzia, usando anche un secondo pseudonimo, quello di Oda Taro.
Con il proprio cognome verso la fine degli anni Ottanta avvia una lunga collaborazione con l’editore Lo Scarabeo di Torino pubblicando come Lupatelli svariati mazzi di Tarocchi d’Arte, tra cui:
• Tarocchi degli gnomi e Lo Zodiaco dei Folletti su sceneggiatura di Pietro Alligo;
• I Tarocchi della Buona tavola, incisioni all’acquaforte ;
• Tarocchi dei Celti su sceneggiatura di Giordano Berti;
• Tarocchi dei Druidi con Severino Baraldi su sceneggiatura di Giordano Berti e Bepi Vigna, e altri ancora.
I Tarocchi degli Gnomi sono famosi per essere il più piccolo mazzo di Tarocchi mai pubblicato. Ad essi si ispirò Giordano Berti per scrivere la favola omonima (1988) e per un gioco di società, Gnomopoli (1994), entrambi editi da Lo Scarabeo.
Antonio Lupatelli viene a mancare il 18 maggio 2018 lasciando all’umanità una grande eredità.
Lasciate che mi presenti:
io sono il Riccio,
uno degli abitanti del bosco.
Leggendo i nostri libri potrete
seguirci nelle nostre avventure
e conoscere il mondo in cui viviamo.
Da noi la violenza non esiste,
come non esiste l’egoismo,
perché tutti cercano di aiutarsi a vicenda.
Siamo felici perché affrontiamo la vita
e i suoi problemi con allegria.
Ringraziamo ogni giorno che nasce
di questa nostra vita meravigliosa.
Il Riccio