Per altri motivi – Lucio Battisti

Avrei una voglia, un taglietto d’affetto.
Cosa sento ma niente.
Un affetto non si prova
s’indossa direttamente.
Ah! come siamo vivi come tutto accade
per tutt’altri motivi.

Ah! come sono vivace come uno che tace
e ci si domanda
chi ha fiatato
ed ognuno si voltò dall’altro lato
credendo di aver pronunciato
lui stesso quella frase…

Ah! questa poi
sto per vivere di fresco
e me ne esco
uno da una parte
uno dall’altra la Commedia dell’Arte.
Ah! come sono vivace come uno che tace.

 

Per altri motivi è un brano eccezionale che fa parte dell’album Apparenza, sul quale mi è piaciuta molto una recensione pubblicata su Cronachebabilonesi.blogspot.com da Masimo Villivà, di cui riporto alcuni passi:

Battisti – Panella.  L’apparenza: tutto è dimostrabile, soprattutto il contrario

“Per altri motivi” è un brano contenuto nell’album “L’Apparenza” uscito nell’ottobre del 1988. Battisti non voleva lasciare dubbi: la nuova strada che aveva intrapreso era avanti tutta e senza ritorno.
Se nell’album precedente il procedimento compositivo nasceva dalla musica alle quali Panella sovrapponeva i suoi bellettristici versi, ora i due avevano deciso di agire al contrario. Doveva essere Panella a sottoporre a Battisti i suoi componimenti, a metrica libera, concernenti qualunque cosa volesse.
La musica doveva scaturire dal verso, così com’era.
Era una sfida alla quale i due si applicarono senza risparmiarsi. Panella non si pose limiti.
Battisti nemmeno.

La copertina è bianca, spoglia, con una credenza stilizzata disegnata da Battisti stesso.
Resta solo la sua voce, inconfondibile, acuta, mimetica, fredda, esplicativa, a segnalare che Lucio c’è ancora, da qualche parte, nascosto: c’è e ha deciso di parlarci.
Noi possiamo solo ascoltare, fuggire, ignorare, o amare.

“Per altri motivi” esemplifica ancora di più il concetto di apparenza. Un giro di accordi per quarte sotto un robusto ritmo quasi rock, introduce un testo che più ostico e ostile di così non si può (e invece si può benissimo: Panella andrà ancora più avanti).

Estratto da un articolo di Masimo Villivà
24 agosto 2013

 

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