Il grande monumento

 

L’idea è venuta al Leprotto. E gli è sembrata proprio bella.
Ne ha parlato alla Volpe, che ne ha parlato alla Tartaruga, che ne ha parlato al Castoro, che ne ha parlato all’Orsetto, che ne ha parlato alle Topine… e insomma, tutti gli animaletti lo sanno e si riuniscono per decidere. L’unico che non ne sa nulla è il Riccio; quando vede gli altri parlottare sommessamente e abbracciati fra loro chiede:
“Ehi, ma cosa c’è?”
“Adesso ti spiego”, dice lo Scoiattolo.

“Tra un po’ l’inverno sarà finito, un anno passato, e verrà l’anniversario del nostro arrivo nella parte alta del bosco. Ci siamo stati bene, qui, no?” “Certo!”
“E il merito è degli gnomi che ci hanno aiutato, no?” “Certo!”
“Quindi, dovremmo ringraziarli, no?””Certo!”
“Ecco. Per ringraziarli, abbiamo deciso di fare un monumento.”
“Un monumento? E a chi?”
La Talpa scuote la testa: “Ma allo gnomo, no?”

Un monumento allo gnomo! È davvero un’idea bellissima,e tutti sono certi che gli gnomi ne saranno felici.
Si forma un comitato e il Castoro, ingegnere e artista, fa il progetto. Si sceglierà un albero della foresta, grande, bello e vigoroso, una quercia o un abete, e sul tronco si scolpirà un gnomo: sicuro, un grande gnomo, con barba, baffi, berretto, appoggiato a un bel fungo, sopra un piedistallo con bellissime decorazioni. A lavorare, saranno tutti, e i picchi, con i loro becchi aguzzi, faranno le rifiniture, prima che una squadra di pittori dia il colore. Perchè, senza colore, un monumento allo gnomo che monumento sarebbe?
Insomma, ogni giorno con una scusa o con un’altra, gli animali se ne vanno in un angolo nascosto del bosco, dove lavorano, pieni di fervore e di gioia, per preparare il monumento.
Questo va e vieni, però, mette in sospetto gli gnomi che, un giorno, senza farsi vedere e senza far rumore, arrivano là dove gli animali stanno lavorando. La sorpresa è così grande, che non riescono a tacere.
“Oh!”, esclamano, “ma è una cosa meravigliosa!”

Sono arrivati, a dire la verità, in un momento in cui c’è un po’ di confusione: il Castoro e il Picchio stanno sistemando gli ultimi particolari, i pittori hanno appena cominciato a lavorare, il povero Scoiattolo, che sta spazzando via i trucioli, riceve sulla testa della vernice blu… Ma, nello stesso momento, sta arrivando una delle sorelle Topine, con il cesto della merenda. Si fa allora gran festa.
“Come siete stati bravi, e come siete stati gentili!”, dicono gli gnomi commossi. “Bravi e gentili siete stati voi!”, rispondono gli animali. “Questo monumento durerà mille anni a ricordare la vostra bontà e la vostra gentilezza!” Insomma, tutti sono contenti, e s’abbracciano, e battono le mani.
In quel momento, sbucando dalla sua tana, il Ghiro, che non si è ancora svegliato dal letargo, e che crede sia ancora notte, domanda assonnato: “Che cos’è questo rumore? Non si può mai dormire in pace?”
Più felici e commossi, sono tutti di lì a qualche giorno, quando cioè si inaugura il monumento. Ah, che festa! Passa per ogni sentiero della foresta la banda, che suona l’inno della frittata.
È guidata dalla Marmotta, che pensa: “Però, il Riccio potrebbe anche smetterla di suonarmi la tromba nell’orecchio!”, e il Riccio pensa: “Però, la Coccinella potrebbe anche smetterla di fischiarmi nelle orecchie!”, e la Talpa pensa: “Però, la Coccinella potrebbe anche uscire dal mio trombone!”, e il Criceto pensa: “Però, il Castoro potrebbe anche smetterla di darmi colpi in testa…”, e il Castoro pensa: “Però, il Topo D’acqua potrebbe anche smetterla di pestarmi la coda…”
Ad ogni modo la banda, suonando allegramente accompagna i nostri amici fuori da questo libro; sì, ma verso un libro di altre e più emozionanti avventure.

Racconto tratto da Storie del bosco – Gli Gnomi

 

Storie del Bosco – Gli Gnomi
di Tony Wolf

DAMI EDITORE

C’era una volta
un bosco incantato
in cui arrivarono
gli Gnomi…

Commento: tra le Storie del bosco nel volume “Gli Gnomi“ si racconta della vita degli gnomi, nella quale succedono una serie di fatti che raccontano temi importanti nella vita di ogni giorno, quali:  l’accoglienza del prossimo e il sostegno nella difficoltà, la collaborazione e l’ingegnosità nel risolvere i problemi, il sostenere chi è in svantaggio, l’arte della pittura e del teatro che crea meraviglia, e ancora, si racconta della pozione magica che frega tutti, storie ricche di quella ironia e umorismo utili sia all’adulto che al bambino, per imparare a prendere la vita con la giusta leggerezza d’animo.

Leda

Lasciate che mi presenti:
sono Gladiolo, lo gnomo scrittore.
Noi gnomi viviamo da secoli
nella parte alta della foresta,
ma solo da poco abbiamo conosciuto
gli abitanti del bosco,
gente simpatica e allegra.

Gladiolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *