Divertirsi con il web

Uno dei più bei periodi che ho vissuto in questa realtà del web risale all’estate 2010 quando in un forum di cinema si creò un bel gruppo di persone con tanta voglia di divertirsi e di condividere. Pur essendo un forum monotematico, nello spazio utenti trovammo modo di aprire discussioni sui temi più svariati: dal cinema alla musica, alla droga, alla fede, alla depressione, alla politica, alla letteratura e altro ancora. Ho serbato dei bei ricordi di momenti in armonia e di arricchimento per tutti, e tutti alla pari senza distinzione alcuna. Grazie al web pian piano in meno di un anno recuperai terreno su quelle che erano le mie passioni, che avevo un po’ messo da parte perchè assorbita dagli impegni famigliari e ne acquisii di nuove, come ad esempio le poesie, gli aforismi, i passi d’autore.

In particolar modo riscontrò notevole successo una bella iniziativa riguardo la musica: nacque l’idea di aprire un topic sui generi musicali curato da un utente molto appassionato e la cosa risultò piuttosto coinvolgente e divertente. Del resto che cosa universalmente coinvolge di più della musica che parla una lingua sola per tutti?

Iniziammo con la storia del genere musicale, dopo la parte teorica ogni partecipante aveva come compito ricercare dei pezzi , così da imparare a riconoscere il genere e spiegare il motivo della scelta.

In quell’occasione io scelsi questi pezzi che corrispondono ai miei gusti:
Pat Metheny, le cui sonorità apprezzo molto e mi sono particolarmente famigliari. Ma dato che non riuscivo a decidere quale pezzo mettere… li ho messi tutti e due perchè ognuno mi piace in modo diverso. Ah! Non conosco il linguaggio tecnico per cui mi spiego con parole mie.

American Garage – Pat Metheny Group (1979)

Questo primo pezzo mi piace perchè il suono di ogni strumento si interseca con gli altri dando origine a un effetto corale dirompente…quasi un’esplosione…per poi tornare in basso e risalire di nuovo.

Are you going with me – Pat Metheny – (1982)

Questo pezzo si arricchisce di suoni tribali…la voce femminile bene s’inserisce per poi lasciare il posto all’assolo di chitarra… bello sostenuto. Qui la chitarra fa proprio da regina!

*¨*•★.¸¸♥♫♪♪♫☆•*¨*•★.¸¸♥•*¨*•★♫♪♪♫♥

IL JAZZ

*¨*•★.¸¸♥♫♪♪♫☆•*¨*•★.¸¸♥•*¨*•★♫♪♪♫♥

Dopo il Jazz è la volta del Blues, la musica del diavolo, così detta forse perchè è difficile resistere al suo ritmo caldo e suadente, a non lasciarsi coinvolgere.

A me venne subito da porre una domanda circa la frase:

“Dagli anni ‘20 l’editoria e la discografia si interessano al blues, standardizzandolo nella tipica struttura base di 12 battute”

Le 12 battute corrispondono al ritmo di base che si ripete costante?

La risposta: Il blues in 12 misure è la tipica struttura metrica della musica blues, articolata appunto su 12 misure invece che sulle otto tipiche della musica classica ma anche della moderna musica rock e pop. Armonicamente presenta una tipica progressione tonica-sottodominante-dominante, distribuite sulle dodici misure in modo da rispecchiare la struttura del canto: domanda nelle prime 4 misure, risposta nelle successive 4 e conclusione nelle ultime.

Mi sono divertita molto a individuare i pezzi di blues, mentre preparavo da mangiare con le cuffie senza fili ascoltavo pezzi e pezzi finchè trovavo quelli più in sintonia con i miei gusti. Ho trovato così questo pezzo dove il blues e flamenco si fondono insieme… che dire… sensualità e musica del diavolo…. tutto un programma 🙂

Back Alley Blues – Vargas Blues Band (1996)

Con il pezzo seguente ho avuto qualche dubbio…ma l’ho postato perchè è un ritmo che mi prende molto…

Spoonful – Robben Ford (2009)

Non volevo mettere tanti pezzi ma non potevo sacrificare Bob Margolin… 🙂 davvero coinvolgente non si riesce a star fermi con i piedi!…

Infine con la Treves Blues Band sono rimasta FOLGORATA!… Al di là della simpatia di Fabio Treves che ha anche la dote di saper intrattenere il pubblico… questo pezzo mi ha lasciata letteralmente esterefatta.