Calling All Angels – Jane Siberry. Un sogno per domani

Il brano Calling All Angels è interpretato da Jane Siberry insieme a K.d. lang, entrambe cantautrici canadesi. Insieme a Sail Across the Water, Calling All Angels ha contribuito a rendere l’album When I Was a Boy uscito nel 1993, il più grande successo internazionale di Jane Siberry.

 

Jane Siberry inizia la sua carriera di musicista negli anni ottanta, esibendosi con performance folk acustiche, autoproducendo l’album d’esordio, l’omonimo Jane Siberry nel 1981.
Il suo lavoro si connota successivamente di un sound più rock e pubblicando nel 1989 Bound By the Beauty, attira le attenzioni di Brian Eno, compositore e produttore discografico britannico, inventore della musica ambientale e precursore della new wave e della new age.

Egli si offre di produrre alcune tracce del successivo album, il già citato When I Was a Boy, dando così un tocco ambient al disco, che contiene anche tracce di jazz e soul. Calling All Angels entrerà a far parte della colonna sonora del film Pay It Forward (Un sogno per domani).

Successivamente Jane realizza It Can’t Rain All the Time per la colonna sonora di The Crow – Il corvo, film del 1994 tratto dall’omonimo fumetto di James O’Barr. Un film che ebbe un notevole successo e segna l’ultima e più famosa interpretazione cinematografica di Brandon Lee, morto accidentalmente a causa di un colpo di pistola durante le riprese del film.

Un sogno per domani (Pay It Forward)

Alla scuola media, Eugene Simonet è il nuovo insegnante di Studi sociali che dà inizio alla sua prima lezione in un modo un po’ insolito, come insolito del resto è il suo aspetto e il suo metodo che lasciano perplessi i ragazzi. Con loro fa il punto della situazione, cioè di quale sia, a undici anni, il loro ruolo nel mondo e li invita a mettersi in gioco.

«Un giorno sarete liberi. Ma che succede se il giorno in cui siete liberi non siete preparati, non siete pronti, eppure vi guardate intorno e a voi non piace il mondo com’è. E se il mondo è un’enorme delusione…»  

«Possibile. Il regno della possibilità esiste. Dove? In ognuno di voi. Qui [indica il cervello], perciò potete farlo, potete sorprenderci, spetta a voi. O potete starvene imparati, e lasciarlo atrofizzare»

Trevor è un ragazzino sveglio e non prende alla leggera il compito assegnato dal professor Simonet: cambiare il mondo.
Ha un’idea geniale che farà parecchio discutere, attorno a cui si evolve il resto del film in un intreccio di destini e di vicende famigliari che s’incrociano, s’intersecano trovando un qualche collegamento, che farà comprendere la potenza del bene e quanto poco basti se ognuno ne avesse una parte.

«Credo che sia difficile per certa gente,
che è abituata alle cose così come sono, anche se sono brutte,
cambiare,
e le persone si arrendono
e quando lo fanno poi tutti,
tutti ci perdono.
È difficile, non lo puoi programmare
devi, devi guardare di più le persone, ecco
ecco tipo tenerle d’occhio
per proteggerle, perchè
non sempre vedono quello che gli serve»

Un sogno per domani è un film davvero emozionante, diretto da Mimi Leder nel 2000, è ispirato al libro La formula del cuore di Catherine Ryan Hyde. Principali interpreti sono Kevin Spacey, Helent Hunt e il giovane Haley Joel Osment, già apprezzato e indimenticabile interprete di A.I. – Intelligenza Artificiale e Sesto senso.
Ottima la colonna sonora che sostiene il ritmo del film, in particolare mi è molto piaciuto quel motivetto complice che accompagna le scene più particolari.

Leda

 

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