“Beastly” di Daniel Barnz
Al di qua dell’apparenza
Dalla recensione di Andrea Massimiliano Guetta
10 maggio 2011
Kyle (Alex Pettyfer) ha 17 anni e pensa che i soldi, le ragazze e la celebrità siano tutto nella vita. Le sue giornate ruotano intorno al suo aspetto esteriore e all’apparenza che domina il mondo che lo circonda. Un giorno Kyle umilia Kendra (Mary-Kate Olsen), una sua compagna di classe emo, che decide di vendicarsi utilizzando i propri poteri magici. Kyle scopre che Kendra è una strega, solo quando questa gli fa un incantesimo che sfigura il suo aspetto esteriore. Se entro un anno, Kyle non troverà una ragazza che gli dichiari il suo amore, rimarrà per sempre un mostro. Sarà Lindy (Vanessa Hudgens), una studentessa che lui ha sempre ignorato, a conquistare il suo cuore e a pronunciare le due parole magiche che spezzeranno l’incantesimo.
Nell’epoca dei vampiri e dei licantropi della Twilight Saga, arriva nelle nostre sale un altro film che racconta la storia d’amore tra un adolescente un po’ «mostruoso» e una timida studentessa. Beastly fonde insieme la storia de La Bella e La Bestia con una banale trama da teen-movie, in cui, come al solito, il bellissimo del liceo si accorge dell’esistenza della studentessa ignorata da tutti e se ne innamora. Lei, lo stesso di lui. Bacio finale e «vissero felici e contenti». L’unica differenza rispetto allo standard del genere teen sta appunto nel cambiamento del protagonista, che da bello diventa bestia, con tutte le conseguenti complicazioni. Al di là del tentativo di variazione, Beastly è comunque costruito su una sceneggiatura troppo scarna, privo di un’adeguata caratterizzazione dei personaggi (a parte quello del cieco interpretato da Neil Patrick Harris) è destinato a un pubblico esclusivamente adolescente, che voglia abbandonarsi ad un film sdolcinato, in attesa dell’uscita di Breaking Dawn.
Beastly è tratto dal libro omonimo della scrittrice per ragazzi Alex Flinn che, a detta del regista, vorrebbe lanciare un messaggio che valorizzi la bellezza interiore al posto dell’aspetto esteriore. Ma la regia pare contraddirsi poiché sottolinea insistentemente le doti fisiche degli attori, e il lungometraggio si rivela più una favola visuale che celebra l’apparenza, anziché valorizzare l’emotività dei personaggi.
Per il ruolo di Kyle è stato scelto il biondino Alex Pettyfer, il quale, come Robert Pattinson, è ormai famoso a Hollywood e aveva già impersonato il protagonista del fantascientifico Sono il numero quattro. Al suo fianco Vanessa Hudgens, la fidanzatina di Zac Efron in High School Musical, con viso pulito, sguardo innocente e nient’altro.
Tratto da nonsolocinema.it
Commento: a quanto pare questo film non è piaciuto molto ai recensori maschi che un po’ lo hanno demolito, a me invece dice qualcosa…
Premetto che non sono d’accordo con la recensione riguardo al fatto che il film si contraddica, anzi, se ci si sofferma a pensare è una buona lezione per gli adolescenti, che anziché essere stimolati a coltivare una personalità ricca e autentica spesso si identificano con gli stereotipi, vuoti dentro e artificiosi fuori, somministrati giornalmente dai Media (conformismo).
Interessante è anche vedere come i valori degli adulti si trasferiscano sui figli e ne condizionino la vita. È una bella favola classica, tradotta nella società di oggi dove in effetti conta più la bellezza, l’esteriorità che non l’intelligenza e l’interiorità. Diciamo che un giusto equilibrio non guasterebbe.
Il film è piacevole anche se i momenti intensi ed emozionanti sono davvero pochi, il messaggio è più che positivo.
Per quanto riguarda le lettere scritte a mano in effetti si è perso qualcosa d’importante. Quelle belle lettere decorate quasi non si trovano più; non si è più capaci di saper aspettare una risposta che si fa attendere; non si hanno più desideri che anche se non soddisfatti ci procuravano delle emozioni forti. Ora quelle emozioni le si cerca negli eccessi e nelle cose superflue. Senza contare il fatto che scambiarsi gli indirizzi era una cosa naturale (come ad esempio con le catene), mentre ora è considerata un’imprudenza visto i rischi rappresentati da una società che deve ritrovare i valori fondamentali.
Leda
Titolo originale: Beastly
di Daniel Barnz
U.S.A. 2010
Produzione: CBS Films, Storefront Films
Distribuzione: Videa CDE
«Quando Dio ha distribuito la bellezza, tu eri in bagno».
(Kile)
«Il punto è che ad ogni modo l’aspetto è importante».
(Kile)
«Il punto è che non è importante
come mi vedono le altre persone,
è importante solo come mi vedo io.
Un cubo di Rubik mentale, lo so,
ma un giorno avrà un senso».
(insegnante)
«Cara Lindy, stavo pensando alle lettere, quelle vere,
quelle scritte a mano e a quanto sia triste
che nessuno le scriva più».
(Kile)
«Trova qualcuno che ti guardi col cuore».
(Kendra)