Amore e rispetto per la natura e la vita

«Ascoltarli è come vivere un Film, come guardare dall’alto il panorama islandese, come passeggiare o correre su quelle vallate con la brezza che ti assale dolcemente, talvolta con accenni di bufera che rallentano il passo e confondono il tutto, un’estasi pura, un suono che ti rapisce…»

di Olsen Olsen per debaser

 

Olsen Olsen –  Sigur Rós  (1999)

Islanda, agosto 1994, a Reykjavik nasce una bambina: il suo nome è Sigurrós, che in islandese significa “rosa della vittoria”, ed è la sorellina di Jon Þor Birgisson, per gli amici Jónsi, chitarrista e cantante neanche ventenne che il giorno stesso decide di chiamare con lo stesso nome la band che sta formando.
I testi sono quasi totalmente incomprensibili e ciò accresce il loro estremo fascino, inventato quasi casualmente da Jónsi, composto da semplici vocalizzi e che gli consente di utilizzare la sua estesissima voce come puro e semplice strumento: come egli stesso ha detto questo linguaggio non nasconde nessun significato nascosto, ma vuole essere semplicemente una forma di espressione libera, senza nessun tipo di vincolo o premeditazione.

di Elisabetta

Olsen Olsen per la sua semplicità prende fin dal primo ascolto, con il tema principale che viene ripreso di volta in volta da uno strumento diverso fino ad un finale pazzesco. Spirito del disco è il “riscoprire l’amore e il rispetto per la natura e per la vita, attraverso la consapevolezza dell’uomo di essere lui stesso un alieno.

 

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