(500) giorni insieme


(500) giorni insieme
di Marc Webb

Tom Hansen (Joseph Gordon-Levitt) è un giovane architetto che non si è realizzato e lavora presso una ditta di Los Angeles che produce biglietti di auguri, suo compito è creare le cartoline. Un giorno conosce Sole Finn (Zooey Deschanel), la nuova segretaria del capo e per lui è un colpo di fulmine.
I due scoprono di avere molti punti in comune e iniziano a frequentarsi ma pian piano il loro modo diverso di considerare i rapporti d’amore li conduce alla rottura.

da una recensione di Ilaria Falcone
15 ottobre 2009

La genialità di quest’opera prima è racchiusa nella struttura della sua narrazione. 500 giorni insieme possiede un’affascinante architettura caleidoscopica, che basa la sua eleganza su un montaggio intrigante e su split screen [schermo diviso] ben congegnati, che insieme creano, per l’appunto, le strutture simmetriche di questa narrazione. 500 giorni insieme è raccontato dal punto di vista di Tom che, nel momento in cui è investito da un cataclisma monumentale (cioè quando viene lasciato), ripercorre tornando indietro con la mente con un proprio ordine di ricordi, tutte le cose fatte e vissute con Sole [Summer in lingua originale]; rivive, quindi, tutta la loro storia in cerca del primo segnale di problemi. Webb ha messo da parte le regole narrative, utilizzando un linguaggio filmico alternativo per raccontare al pubblico, in modo veritiero, il cuore spezzato e ridotto a brandelli di Tom.

da nonsolocinema.org

Commento: Questo film mi è piaciuto tantissimo, oltre ad essere una commedia piacevole e divertente, racchiude in sé un significato davvero molto profondo e non di facile lettura, dell’amore.
La mia personale lettura è questa:

Sole è una ragazza che ha vissuto la separazione dei genitori e non crede nell’amore. Sembra una ragazza cinica, ma in realtà ha scelto di vivere la sua vita giorno per giorno senza fare progetti, prende quello che di positivo la vita le offre e trasmette la sua aura positiva a chi le sta intorno.
Tom è un ragazzo cresciuto con un’idea romantica dell’amore, ha rinunciato ai suoi sogni di architetto e si è rifugiato in un lavoro che gli consente di vivere di quel sogno, ma che gli impedisce di realizzare la propria personalità.
Sono interessanti i monologhi: gli amici di Tom − uno esprime l’opportunismo nei rapporti con le donne e l’altro il fatalismo di un amore come conseguenza di un’amicizia, il datore di lavoro che esprime la banalità delle relazioni scontate. Tom rimane, non a caso senza parole.
Tom è innamorato più dell’amore che di Sole, si rende conto che la sua relazione con Sole esce da tutti gli schemi, non c’è niente di scontato… e questo lo porta inevitabilmente a prendere coscienza di sé e a rivedere la sua vita, a trovare il coraggio di fare delle scelte.
D’altro canto Sole che rifugge dai legami impegnativi protetta e rassicurata dal suo meticoloso ordine, pur vivendo una realtà che di ordinato non ha nulla, scopre che la vita riserva sempre delle sorprese e che l’amore esiste.
Ma il loro prendere coscienza di sé non cammina a pari passo con il loro rapporto, e solo dopo essersi lasciati ognuno troverà la propria strada.
Vorrei sottolineare il fatto che in questo film sono stati ribaltati i ruoli uomo-donna classici del passato… ma con la differenza che Sole ne esce con classe perché non lede mai quella che è la dignità maschile.

Leda

Titolo originale: (500) Days of Summer
di Marc Webb
U.S.A., 2009
Produzione: Fox Searchlight Pictures
Distribuzione: 20th Century Fox

Se non altro, siamo d’accordo
sul fatto che non siamo d’accordo..
.
(Summer)

Non c’è giorno in cui tu non mi renda fiero.
Oggi, dovevo scrivertelo.

(Tom)

La vera natura dell’amore

 

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