Una questione di principio

Non prendere mai in giro le persone” me lo diceva spesso mia madre, perchè un conto è scherzare e ironizzare un po’, e un altro è superare certi limiti, quelli oltre i quali le tue azioni possono avere conseguenze che neanche immagini.
Il principio. La regola d’oro è: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, allora diventa più difficile incorrere nell’errore, anche involontario.
Capita spesso che la questione di principio venga scambiata per ingenuità e la persona che la pratica venga considerata sciocca: infondo, per esempio, rinunciare a qualcosa che risulta a tuo vantaggio per una questione di principio, può sembrare sciocco lì per lì.
Ma rinunciare ai propri principi significa essere incoerenti con se stessi, rinunciare a se stessi. E arriva per tutti il momento in cui ti guardi allo specchio e ti chiedi chi è quello che ti sta di fronte, non ti riconosci più.

D’altro canto i tuoi principi non puoi imporli agli altri, perchè sono tue scelte personali, una guida che ti sei dato per la tua vita. E non è detto che gli altri la pensino come te.
Per cui nella vita molto spesso ci si trova a dover decidere fra tre soluzioni:

  1. o si rimane rigidi nella propria posizione anche a costo di creare una frattura, ci si mette un bel paraocchi e si va dritto a sbattere muro contro muro. Lo definirei estremismo;
  2. o, pur rimanendo fedeli ai propri principi, si cercano dei punti d’incontro con l’altro, dei compromessi accettabili per entrambi che portino a una soluzione del conflitto. Questa è la diplomazia;
  3. o si sacrificano i propri principi per puro interesse immediato, senza considerare le possibili conseguenze per il futuro; si segue un po’ la scia che va un po’ di qua e un po’ di là, come delle marionette ci si fa manovrare da altri. Questo lo definirei opportunismo.

Ogni scelta comporta un risultato che inevitabilmente altri giudicano secondo lo stesso schema. Provo spesso un certo fastidio di fronte a chi esprime un proprio giudizio in modo saccente, senza cercare di comprendere le sfumature e porsi dei dubbi.
Più che giudicare e decidere chi ha ragione e chi ha torto, penso sia più importante avere una propria opinione e il confrontarsi con l’altro serve ad avere spunti di riflessione per approfondire l’argomento.
Mi viene in mente il paradosso di un tale che si dichiarava contrario alla lettura dei libri, li riteneva inutili, se non dannosi, perchè chi li scrive ha la presunzione di insegnare agli altri, di credere di avere la verità in tasca. Non si è reso conto che questa affermazione ha messo lui stesso nella posizione di ritenersi superiore, quindi presuntuoso, nascondendo in realtà la sua reale paura di mettersi in gioco.

Nothing Else Matters – Metallica (1991)

La vita è nostra, la viviamo come vogliamo noi
Tutte queste parole che non dico
E null’altro importa…

Tu mi dai quella fiducia che sto cercando
Ogni giorno è per noi qualcosa di nuovo
Apri la Mente a diverse prospettive
E null’altro importa


Segnalo un interessante articolo:

Quando la coerenza peggiora la vita

Restare aggrappati per orgoglio o questioni di principio a scelte errate, è un limite che rovina la nostra esistenza: come liberarsi di questa rigidità.


Non puoi portare prosperità scoraggiando la parsimonia,
non puoi rafforzare i deboli indebolendo i forti,
non puoi aiutare i lavoratori se colpisci i datori di lavoro,
non puoi incoraggiare la fratellanza incoraggiando l’odio di classe,
non puoi restare fuori dai guai spendendo più di quanto guadagni,
non puoi costruire il carattere e il coraggio
privando l’uomo dell’iniziativa e dell’indipendenza,
non puoi aiutare gli uomini facendo sempre in loro vece
ciò che dovrebbero fare da soli.

Alcuni principi di Abramo Lincoln


 

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