Fabian Society è un’associazione socialista sorta a Londra nel 1893-94, e fin dagli inizi attrasse molte figure importanti del tempo, come  George Bernard Shaw, Sidney James Webb ed  Herbert George Wells.

George Bernard Shaw vi aderì dopo aver letto il Capitale di Karl Marx e nel 1887 scrisse  i Saggi Fabiani.

«Per il momento è necessario attendere, avere molta pazienza, come Fabio quando combatteva contro Annibale, anche se molti criticavano il suo ritardo; ma quando arriva il momento bisogna colpire duro, come fece Fabio, o la vostra attesa sarà vana e infruttuosa.»
(Saggi Fabiani, I)

Il riferimento è a Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore e alla sua strategia militare del lento logoramento, filosofia condivisa dalla Fabian Society.
Non a caso il suo simbolo è la tartaruga (“Chi va piano va sano e va lontano…” è un proverbio ad essa legato) con sotto la frase “Quando colpisco, colpisco duro“, attribuita a Quinto Fabio Massimo.
I Saggi Fabiani furono pubblicati nel 1889 e contenevano il programma della Fabian Society. Nell’incipit vi stava il motto: “Il fabianesimo si nutre di capitalismo e il suo escremento è il comunismo”.

Il Fabianesimo è lungimirante e crede nella graduale evoluzione della società tramite riforme incipienti, e nello sviluppo in senso socialista delle istituzioni esistenti, a differenza del marxismo che predica un cambiamento rivoluzionario.
Caratteristica principale è il pragmatismo e il rifiuto delle idee utopiche, a favore di un’alternativa alla proprietà privata dei mezzi di produzione, per porre fine al disordine economico e agli abusi provocati dal capitalismo.
I fabiani inoltre hanno voluto l’estensione delle cure sanitarie e l’istruzione gratuita per tutti i cittadini, come pure una normativa dettagliata delle condizioni di lavoro per porre fine alla piaga dello sfruttamento dei bambini e degli incidenti.

La Fabian Society divenne uno dei principali ispiratori del partito laburista britannico, fondato nel 1906, e della socialdemocrazia internazionale.
Dal 1997 la Società ha vissuto una rinascita.

LA FINESTRA FABIANA

George Bernard Shaw fu ideatore della “Finestra fabiana” realizzata con vetri colorati, che venne collocata nella prestigiosa London School of Economics.

Nel 1895 Sidney e Beatrice Webb, Graham Wallas e George Bernard Shaw fondarono la London School of Economics and Political Science, una scuola pubblica specializzata (college) dell’Università di Londra dedicata alla ricerca nelle Scienze sociali. Da piccola scuola innovativa è diventata rapidamente un’istituzione di prestigio internazionale e nel 1900 è stata integrata all’Università di Londra come facoltà di economia, allargando il proprio programma per accogliere nuove scienze sociali. Essa copre un vasto raggio e include antropologia, economia, filosofia, finanza, geografia, diritto, psicologia, relazioni internazionali, scienze della comunicazione, scienze politiche, scienze gestionali, sistemi informativi, sociologia, storia.
In poco più di un secolo, la scuola ha prodotto 37 capi di Stato e di governo, nonché numerosi diplomatici, personalità dell’alta finanza internazionale e premi Nobel.

Nella Finestra fabiana insieme a George Bernard Shaw sono ritratti Sidney James Webb studioso e politico le cui idee erano ispirate al socialismo reale, e Herbert George Wells franco sostenitore del socialismo e del pacifismo.

La finestra fabiana sembra ritrarre una fucina dove a sinistra H.G. Wells con una carrucola manovra i mantici che alimentano e mantengono vivo il fuoco del focolare, a destra G.B. Shaw insieme a S.J. Webb sono intenti a rimodellare un nuovo mondo incandescente posto sull’incudine, come si fa con una spada. Sopra il mondo c’è uno scudo con un lupo che si finge agnello e sostiene una bandiera.
Più sotto un altro scudo con la scritta: “Pray devoutly hammer stoutly” Prega devotamente forgia risolutamente.
Una fila di uomini a sinistra prega come la fila di donne a destra, entrambi in ginocchio davanti a una pila di volumi ispirati al Socialismo.
Sopra a tutto la scritta che rivela “Remould it nearer to the hearts desire” Rimodellarlo più vicino ai desideri del cuore.

Commento: credo che la Finestra fabiana rappresenti una metafora sul fallimento di un’idea di fondo e sul grande inganno che l’uomo si è costruito da sè.
Riferito a quel tempo, si è inevitabilmente portati a pensare che l’inganno è stato credere nel comunismo sovietico, che degenerando in un sistema repressivo si è macchiato di efferati crimini, persecuzioni e deportazioni nei campi di lavoro forzato (Gulag). E non solo. Si è visto che al disordinato caos prodotto dalle rivoluzioni cruente, inevitabilmente segue una ricaduta nell’autoritarismo e il competere nel detenere il potere. La storia ce lo insegna.

I dirigenti passano, l’arcipelago resta

Aleksandr Solženicyn

Ai tempi odierni il grande inganno è la nostra grande superbia e ignoranza nel credere di poter dominare il mondo, anche la natura stessa che invece si sta rivoltando contro, e mentre essa ha la capacità di rigenerarsi, noi soccombiamo alla sua forza devastatrice. Ma non solo, contravvenendo a quelle che sono le leggi di natura che garantiscono il suo equilibrio, volendo oltrepiù manipolarle e sfruttarle a nostro piacimento, pur conoscendo le conseguenze non riusciamo ancora ad assumerci la responsabilità delle nostre azioni, ostinandoci ad anteporre il profitto alla nostra stessa sopravvivenza.
Il grande inganno è nel credere che la ricchezza materiale senza limiti, lo sfruttamento delle risorse incontrollato, il soddisfacimento di ogni desiderio senza misura possa generare benessere, libertà e felicità. Invece produce alienazione, guerre e disperazione.

«Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo,
abbiamo sempre una mela per uno.
Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo,
allora abbiamo entrambi due idee »

George Bernard Shaw

G.B. Shaw è evidente andasse oltre il materialismo, spostando l’attenzione sul concetto di condivisione e di cooperazione. L’altra frase a lui attribuita più che un’affermazione appare un monito:

Sotto il Socialismo, non vi sarebbe consentito essere poveri. Sareste nutriti con la forza, sareste vestiti e dotati di un alloggio, sareste istruiti e provvisti di un impiego, sia che vi piaccia oppure no. Se si scoprisse che non possedete carattere e industriosità sufficienti per meritarvi tutto ciò, probabilmente verreste eliminati in modo dolce; ma se vi fosse permesso di vivere, dovreste vivere bene”.

Egli sottende un’uguaglianza fasulla che annulla le diversità, una mancanza di libertà nell’essere se stessi piuttosto che non l’ideale stabilito da qualcun altro, un’omologazione, un conformismo forzato che ci riduce a degli automi senza desideri. Oggi sappiamo quanto invece la diversità sia una risorsa e un continuo rinnovarsi.

DIFFERENZE TRA SOCIALISMO E COMUNISMO

Sono due correnti di pensiero, strettamente legate. Il socialismo, che ha un’anima riformista con una spiccata tendenza all’autodeterminazione dei popoli, si distingue dal comunismo che è l’ala rivoluzionaria, spesso estremista, del socialismo, quella che infiammò la Rivoluzione d’ottobre che portò al rovesciamento dell’ordine monarchico in Russia all’inizio del Novecento.

Il socialismo mira alla creazione di una società equa fra le sue parti, che trae il suo sostentamento soltanto e unicamente dalla vendita del proprio lavoro, e non dal profitto di un capitale. Si fonda sull’uguaglianza di tutti i cittadini sul piano economico e sociale, oltre che giuridico. Punta al superamento delle classi sociali con la soppressione parziale della proprietà privata, dei mezzi di produzione e di scambio.
Nasce come movimento per l’autodeterminazione dei popoli, contrapponendosi al nazionalismo e all’imperialismo occidentali. Idee che nella fattispecie vennero definite da Marx “utopiche” per il fatto che erano mosse principalmente su una denuncia etica, nel voler abolire lo sfruttamento del lavoro, e non scientifica al capitalismo.

Il comunismo si differenzia in quanto è l’ala rivoluzionaria del socialismo, che contempla quindi un cambiamento portato da una rivoluzione. Si ispira principalmente agli scritti di Marx ed Engels sul socialismo scientifico che contempla la fine del capitalismo, e quindi dell’economia di sfruttamento basata sul profitto.

Secondo Lenin una volta fatta la rivoluzione e abbattuta la società borghese, il popolo avrebbe dovuto attraversare un breve periodo di dittatura del proletariato per smantellare tutti i residui del precedente sistema, ripristinare l’ ordine e avviare una strada verso una nuova società con la collettivizzazione dei mezzi di produzione e l’abolizione della proprietà privata. Si giungerà così al comunismo autentico, e spariranno feticismo e alienazione, gli individui non saranno più asserviti ad un lavoro diviso e potranno realizzare uno “sviluppo omnilaterale”, accrescendo insieme le forze produttive sociali. Allora ci sarà il ritorno dell’uomo alla sua realtà sociale.

Ma nei fatti questo passaggio attraverso la dittatura ha portato al potere Stalin e a un capitalismo di Stato camuffato da comunismo: le classi sociali sono rimaste, (famosa quella dei burocrati), il profitto permane, i mezzi di produzione vengono statalizzati e non socializzati, (lo stato è di fatto proprietario di tutti i capitali) facendo naufragare non solo l’ideale comunista, ma anche quello del socialismo scientifico originario.

«Pregate incessantemente»

S’intende forse che dobbiamo stare continuamente in ginocchio o prostrati o con le mani levate per obbedire al comando di pregare incessantemente? Se intendiamo così il pregare, ritengo che non possiamo farlo senza interruzione.
Ma v`è un`altra preghiera, quella interiore che è senza interruzione, ed è il desiderio. Qualunque cosa tu faccia, se desideri quel sabato (che è il riposo in Dio), non smetti mai di pregare. Se non vuoi interrompere di pregare, non cessare di desiderare. Il tuo desiderio è continuo, continua è la tua voce.
Tacerai, se smetterai di amare. Tacquero coloro dei quali fu detto: «Per il dilagare dell`iniquità, l`amore di molti si raffredderà» (Mt 24, 12). La freddezza dell`amore è il silenzio del cuore, l`ardore dell`amore è il grido del cuore. Se resta sempre vivo l’amore, tu gridi sempre; se gridi sempre, desideri sempre; se desideri, hai il pensiero volto alla pace.

Estratto dal «Commento sui salmi» di sant`Agostino, vescovo (Sal 37, 13-14; CCL 38, 391-392)

“Rimodellare il mondo più vicino ai desideri del cuore”

«L’unica nobiltà dell’uomo, la sola via di salvezza consiste nel riscatto del tempo per mezzo della bellezza, della preghiera e dell’amore. Al di fuori di questo, i nostri desideri, le nostre passioni, i nostri atti non sono che “vanità e soffiar di vento”, risacca del tempo che il tempo divora. Tutto ciò che non appartiene all’eternità ritrovata appartiene al tempo perduto».

«L’amore, come la morte, ci proietta al di là del tempo e delle ombre che l’abitano. L’amore è “forte come la morte”: come la morte, è il mezzo per cui “l’uomo si eternizza”.

Gustave Thibon (1903 – 2001) filosofo francese.


Credo sia importante partire dal presupposto che in ogni epoca, in ogni individuo, in ogni cosa possiamo individuare ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e piuttosto che criticare sterilmente, cercare di trovare un colpevole o rimpiangere il passato, credo sia fondamentale tentare di capire e trarre insegnamento per produrre il cambiamento necessario per andare avanti. Anche sbagliando, perché no? A volte le idee sono nate dagli errori.

Leda