“Prendila così” è un pezzo di Lucio Battisti contenuto nell’album “Una donna per amico” che viene inciso nel castello di Manor, in piena campagna inglese.
Prendila così – Lucio Battisti (1978)
Le liriche, che rimangono tutte a firma Mogol, sono ancora vicine alla produzione di inizio decennio, ma le composizioni si avvicinano sempre più agli universi funky e al pop elettronico allora nascente, risultando perfettamente in linea con le nuove tendenze wave anglo-americane.
“Prendila così” è un fulminante esempio di questo nuovo corso, che rielabora le intuizioni dei lavori precedenti innervandole con l’elettronica e un’immediatezza quasi punk; e questo, nonostante il pezzo sia notevolmente lungo per i suoi standard (siamo sulla soglia degli 8 minuti): mentre il basso sorregge tutta l’impalcatura sonora, eleganti tastiere dal sapore quasi new wave accompagnano una melodia affascinante. Sorprende poi il finale, arricchito da assolo di sax in dissolvenza nel tripudio delle tastiere.
Tratto dalla biografia curata da Francesco Buffoli. (Ondarock.it)
Beh, con Battisti la scelta è ardua, le sue canzoni oltre ad essere belle e indimenticabili sono anche eterne, ma questa puntualmente mi ritrovo a canticchiarla spesso, mi piace la musica e il tono con cui sdrammatizza, come a dire che la vita bisogna saperla prendere anche come va, senza farsi troppe paranoie.
Però confesso che l’album successivo “Una giornata uggiosa” quando è uscito nel 1980 non mi piaceva molto, per le musiche e perché mi intristiva. Dopo molti anni l’ho riscoperto e ho imparato ad apprezzarlo.
Leda