Quella volta eravamo diretti in Spagna, si era a metà degli anni Ottanta e avevamo fatto sommariamente un piano di viaggio.
Nell’attraversare i Pirenei con gli amici si decise così di fare tappa a Carcassonne. Giungemmo verso sera e subito capimmo di aver fatto bene ad aggiungere una tappa, perchè improvvisamente ci trovammo davanti a un borgo medievale dalle imponenti mura merlate che ci lasciò senza fiato e ci catapultò con la mente nel Medioevo. Quasi non si può credere ai propri occhi che possa esistere una tale meraviglia. Una scenografia davvero unica, tanto da renderla set ideale per molti film ambientati nel medioevo, ultimo il “Robin Hood principe dei ladri” con Kevin Costner.
Carcassonne si trova in Linguadoca, Francia, è chiamata la “Merveille du Midi” ed è uno dei più splendidi e importanti esempi di città medievale fortificata d’Europa. Dal 1997 “La Citè” è nella lista dei monumenti considerati Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
La città sorge su una collina alla destra del corso del fiume Aude ed è costituita da due città: la Bastide Saint-Louis (chiamata anche Ville Basse, Città Bassa) e la Cittadella medievale. Quest’ultima è la parte più antica ed è cinta da un doppio giro di mura merlate dotate di ben 52 torri, con uno splendido castello e una bella cattedrale gotica. Può essere considerata un compendio di tutto quello che il Medioevo rappresenta.
Il borgo vecchio è suggestivo e molto bello, caratterizzato da strade piccole acciottolate e tortuose che sembrano riunirsi in pittoresche piazzette animate da negozietti di varia natura: cianfrusaglie e oggetti di pregio, profumi e saponi alla lavanda, stoffe provenzali, statue di armigeri, tipico vasellame e ceramiche varie.
Parcheggiata l’auto entrammo all’interno delle mura. Percorrendole, si ha una strana magica sensazione e l’atmosfera medievale diventa sempre più tangibile. Quella sera tirava un forte vento freddo che nemmeno le alte mura riuscivano a fermare, ma ciò non ci impedì di godere di un simile splendido gioiello preservato dai danni del tempo…
…grazie all’opera di restauro del famoso architetto Viollet-le-Duc realizzata all’inizio del 1800, che suscitò anche aspre critiche per aver commesso alcuni falsi storici: su tutti la copertura di molte delle torri con la nera Ardesia, materiale caratteristico del nord della Francia, al posto delle originali tegole rosse.
La posizione strategica tra l’Atlantico e il Mediterraneo, tra la penisola iberica e il resto dell’Europa, ha fatto di Carcassonne un importante presidio militare sin dai tempi dei Romani, un luogo che ripetutamente si trovò al centro di sanguinose guerre di spartizione.
Nel 453 fu dominata dai Visigoti che ampliarono le fortificazioni, facendo di Carcassonne un’importante cittadina di frontiera. A dominarla poi per ben 70 anni furono i saraceni.
Nel XII secolo visse un periodo di massimo splendore, per poi divenire oggetto di assedio e conquista durante la Crociata contro gli eretici (1209). Verso la prima metà del XIII secolo venne inclusa nel Regno francese e la città ricevette una nuova sferzata architettonica attraverso la rinnovata fortificazione e la costruzione di nuove cinque fortezze lungo il confine con la Spagna.
Nel XIV secolo Carcassonne fu funestata dalla peste che ne decimò la popolazione, e dalle invasioni del noto Principe Nero il quale distrusse completamente parte della città. Diversi spostamenti militari e il Trattato dei Pirenei (1659) che risistemò il confine con la Spagna, resero obsolete le grandiose fortificazioni e avviarono il declino della città.
Carcassonne si trova su uno dei percorsi del Camino di Santiago de Compostela: è la via del Piemonte Pirenaico, la più breve e rapida che parte dall’Italia e attraverso Ventimiglia giunge ai Pirenei seguendo il percorso Menton – Aix en Provence – Arles – Carcassonne – Lourdes e si può proseguire sino a Saint Jean Pied de Port iniziando il Camino Francese.
Ritornando quindi alle auto, ci rimettemmo in viaggio dandoci il turno alla guida attraversando il confine con la Spagna.
Leda
“Le chansons de geste”, i poemi epici medievali, raccontano dell’origine del nome di Carcassonne.
La leggenda
Si narra che all’arrivo di Carlo Magno nella città regnava il re saraceno Balaak con la sua sposa Dama Carcas. Il re fu ucciso e la città messa sotto assedio.
Ma Dama Carcas per ben cinque anni aiutò gli abitanti a resistere, inventandosi infiniti stratagemmi. Metteva manichini di paglia armati di balestra sulle torri e sulle mura, faceva lei stessa il giro delle mura scoccando frecce sui nemici. Recuperava i copricapi dei soldati morti e li indossava in mille modi, come a far credere che in città non mancassero soldati.
Quando i viveri ormai stavano per esaurirsi, Dama Carcas decise di nutrire un maiale con gli ultimi sacchi di grano rimasti. Quando quest’ultimo fu grasso al punto giusto, venne gettato fuori dai bastioni della città.
I Franchi rimasero stupiti alla vista di un animale così ben nutrito e si convinsero che gli abitanti dovevano avere ancora cibo a sufficienza per sopravvivere agli attacchi, difficilmente si sarebbero trovati sul punto di arrendersi.
Carlo Magno decise allora di togliere l’assedio. La ritirata fu immediata.
In città Dame Carcas fece suonare tutte le trombe e le campane per celebrare la vittoria, e i soldati in ritirata voltandosi gridarono “Carcas sonne, Carcas sonne!” (Carcas suona, Carcas suona!)…
da qui il nome Carcassonne.