Questo audiolibro mi ha preso moltissimo sia per la voce profonda narrante che enfatizza ancor di più il racconto, sia per le musiche tipicamente orientali, sia per il racconto crudo e sincero che fa il protagonista.
Il cacciatore di aquiloni
di Khaled Hosseini
Genere: Narrativa
Voce narrante: Fabrizio Parenti
Musiche: sì, tipicamente orientali
Tipologia: 5 CD audio Mondadori, 2007
Quando Amir torna dagli Stati Uniti nel suo Afghanistan, trova un paese violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più. E il suo passato torna prepotentemente a farsi sentire. Trent’anni di storia afgana rivivono in questo romanzo coinvolgente e pieno d’atmosfera, che ha conquistato milioni di lettori grazie a un incredibile effetto passaparola.
Il romanzo già pubblicato per Piemme e tradotto da Vaj I., esce in audiobook in una versione ridotta approvata dall’autore.
Commento: Una storia molto toccante che racconta di un’infanzia magica in cui poter sognare, ma anche terribile quando i diritti di un bambino vengono lesi dai coetanei stessi e, peggio, dagli adulti.
Per non parlare di quello che viene fatto in nome di una religione ‘fatta su misura’ per usurpare i diritti degli individui.
Mi è piaciuto il culto delle tradizioni che viene decritto, in cui determinati procedimenti danno più importanza a fatti che ai giorni nostri, sì, sono privi di costrizioni e troppo rigide usanze, ma che per eccesso hanno perso di spessore e di significato.
Consiglio di non mancare di ascoltare questo audiolibro, specie per chi vuol conoscere uno spaccato della storia dell’Afghanistan e della sua cultura millenaria, e a chi è sensibile al tema dei diritti dell’uomo.
Leda
Breve biografia dell’autore: Khaled Hosseini è uno scrittore di origine afgana, pashtun, naturalizzato statunitense. È nato nel 1965 a Kabul, dove ha vissuto la sua infanzia. Suo padre era un diplomatico in servizio presso il Ministero degli Esteri afghano e sua madre insegnava persiano e storia in un liceo femminile di Kabul.
Nel 1970 il Ministero degli Esteri mandò la sua famiglia a Teheran, in Iran, dove il padre lavorò presso l’ambasciata dell’Afghanistan. Nel 1973 tornarono a Kabul. Nel luglio dello stesso anno il re afghano, Zahir Shah, fu spodestato con un colpo di stato dal cugino, Mohammed Daoud Khan. Nel 1976 il Ministero trasferì ancora una volta la famiglia Hosseini, questa volta a Parigi.
Nel 1980, dopo l’arrivo dei russi, la famiglia chiese e ottenne l’asilo politico negli Stati Uniti, e si trasferì a San José, in California. Khaled Hosseini si è laureato in medicina presso l’università di San Diego.
È tornato in Afghanistan come inviato per l’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
La sua prima opera è Il cacciatore di aquiloni uscito nel 2004, i cui diritti furono acquistati dalla DreamWorks, la casa di produzione di Steven Spielberg, che nel 2007 produce il film dal titolo omonimo dove Hosseini compare lui stesso come cameo verso la fine.
Altre sue opere sono Mille splendidi soli uscito nel 2007, altro straordinario caso editoriale, e E l’eco rispose del 2013, una raccolta di racconti in ognuno dei quali viene descritta la vita di un personaggio, legato agli altri da uno stretto rapporto di amicizia o parentela. È la storia di una stessa famiglia, che si dipana dagli anni Cinquanta ad oggi attraverso tre generazioni.
Breve biografia della voce narrante:
Ha debuttato nel 2008 al cinema nel ruolo del Tenente di “Fine Pena Mai”, nel 2011 torna al grande schermo e parallelamente sulla scena, nel film “Romanzo di una strage” e nel 2012 nella pluripremiata trilogia di Tom Stoppard “The coast of Utopia”.
Per il piccolo schermo ha recitato in varie fiction e film tv.
Socio fondatore della compagnia Quellicherestano, Fabrizio Parenti ha esordito nel teatro come protagonista di “Pene d’amor perdute” di William Shakespeare nel 1999.