Qualche tempo fa ebbi occasione di leggere un primo articolo, a cui a ruota ne seguirono altri, che mi fece molto pensare, stupendi luoghi. Un vero paradiso terrestre che deve essere salvaguardato.
Parco Nazionale dello Stelvio:
santuario della natura o merce di scambio?
12 dicembre 2014 | Michele Mauri
Il Parco Nazionale dello Stelvio sta per essere smembrato in due parchi naturali provinciali e uno regionale. Attorno a questo progetto mercoledì scorso, a Roma, si è giocata una partita importante: la Commissione paritetica fra Stato e Regione Trentino-Alto Adige (detta dei Dodici) ha esaminato e dato il proprio via libera alla Norma di attuazione relativa alla “delega di funzioni amministrative statali concernenti il Parco Nazionale dello Stelvio”… continua
Una buona notizia per il Parco dello Stelvio
PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO: PER I PRESIDENTI DEL CLUB ALPINO ITALIANO E DEL TOURING CLUB ITALIANO L’ACCORDO DI IERI TRA GOVERNO, REGIONE LOMBARDIA E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO È SOLO UN PRIMO PASSO VERSO IL MANTENIMENTO DELLA UNITARIETÀ DEL PARCO.
di Pierocalesi – Touring Club Italiano
30 gennaio 2015
“E’ un primo passo che dà ragione alle maggiori associazioni ambientaliste, in particolare al Club alpino italiano e al Touring club italiano, che sono stati negli anni 30 i principali promotori del Parco Nazionale dello Stelvio e che in questi mesi si sono schierati per il mantenimento della unitarietà del Parco.
Ora dobbiamo verificare che il coordinamento del Parco previsto dalla Norma di delega non abbia solamente funzioni precarie e di poco peso, ma abbia tutti i poteri di pianificazione previsti dalla Legge sulle Aree Protette (l. 394).
Solo con una governance unitaria e forte del Parco nazionale potremo porci l’obiettivo di creare una rete transnazionale di Aree protette che guardi alla vicina Engadina svizzera e all’Adamello Brenta, da cui può scaturire la più grande realizzazione di tutela ambientale di livello europeo”.
Queste le parole con le quali Umberto Martini, Presidente generale del Club alpino italiano, e Franco Iseppi, presidente del Touring club italiano, hanno commentato l’accordo raggiunto ieri a Roma fra le Province autonome di Trento e Bolzano, la Regione Lombardia, il sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa e il sottosegretario all’ambiente Barbara Degani.
“La proposta scaturita dal tavolo di confronto, che assegna la gestione del Parco Nazionale dello Stelvio agli Enti regionali e provinciali, ha evidenziato una novità: una dichiarata volontà di salvaguardare la dimensione unitaria del parco, di cui si farebbe garante lo Stato.. continua
Parco dello Stelvio. “Stiamo perdendo
il più grande parco nazionale delle Alpi”
Ad aprile avrebbe compiuto 80 anni, ma ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia e Province di Trento e Bolzano allentano le tutele
09 marzo 2015 – Legambiente
Il Parco dello Stelvio, che nell’arco alpino costituisce la più grande area protetta con lo status di parco nazionale, potrebbe non esistere più già nelle prossime settimane, se il Consiglio dei Ministri dovesse avallare l’intesa sottoscritta dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Lombardia e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, per modificarne radicalmente la governance e le tutele. Così una delle storiche esperienze di conservazione della natura chiuderà i battenti a ridosso del suo ottantesimo compleanno (il parco fu infatti istituito nel lontano 1935), lasciando il posto ad un patchwork di parchi provinciali con un livello di protezione molto inferiore, venendo estromesso di fatto dal novero dei parchi nazionali.
“Sarebbe il primo caso in Europa di declassamento… continua
Parco dello Stelvio, il CAI ribadisce il principio cardine dell’unitarietà dell’Ente e auspica un coordinamento centrale della governance per tutelare l’ambiente e garantire opportunita’ ai suoi abitanti
Sabato 26 luglio a Bormio, nell’ambito del Festival “La magnifica terra”, il Club alpino italiano ha discusso e proposto alternative per ovviare alla triripartizione della gestione inserita nella Legge di Stabilità 2014.
di Lorenzo Arduini – C.A.I.
Nel pomeriggio di sabato 26 luglio, a Bormio, il Club alpino italiano ha organizzato la Tavola rotonda “Presente e futuro del Parco nazionale dello Stelvio”, con l’obiettivo di discutere e proporre soluzioni alle problematiche relative alla tripartizione della governance del Parco, inserita in una norma all’interno della Legge di Stabilità 2014.
Il CAI si è sempre detto contrario a dividere il governo tra le Province Autonome di Trento e Bolzano e la Regione Lombardia di un’Area protetta che l’anno prossimo compirà 80 anni. “Non si può consegnare questo futuro a un Parco storico, in nome della mancanza di fondi per gestirlo”, ha dichiarato Erminio Quartiani, delegato per i rapporti con gli enti pubblici e per l’ambiente del CAI.
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Un concetto fondamentale che il CAI vuole far arrivare ai decisori politici è che “non si può far arretrare il Parco verso un rischio di prevalenza di interessi localistici, quando invece dovrebbe diventare un Parco europeo, vista anche la vicinanza con il Parco nazionale svizzero. Ci sono elementi che necessitano di un coordinamento unitario, come la tutela ambientale e la promozione di una nuova forma di turismo, lenta, destagionalizzata, rispettosa dell’ambiente e della cultura delle popolazioni che vivono in questi luoghi”.
Un altro fattore di rilevante importanza per il CAI è che bisogna tenere presente che nel Parco dello Stelvio vivono migliaia di persone, non è un territorio disabitato. Di conseguenza nella sua gestione uno degli obiettivi principali è lo sviluppo sostenibile delle attività umane, per fare in modo che le persone continuino a vivere all’interno del Parco. “Vivere dentro un’Area protetta deve essere un valore aggiunto, un vantaggio, e non un handicap. Senza contare che molte attività dell’uomo sono funzionali alla tutela ambientale, come l’agricoltura e le coltivazioni, che possono abbassare il livello di rischio idrogeologico”. Come ha dichiarato l’antropologo e Past President del CAI Annibale Salsa, “dobbiamo tutelare il paesaggio, un paesaggio che preveda anche la presenza umana”… (articolo completo)
Commento: Quando si sente parlare di divisione, declassamento, tutela dell’ambiente… per forza di cose a noi italiani si rizzano le orecchie, specialmente quando si parla di patrimonio ambientale, un patrimonio che è di tutti, non solo italiano. Dobbiamo essere attenti.
Di questi tempi più che di supposizioni e di speranze, si ha bisogno di CERTEZZE.
Leda
Nasce l’Osservatorio sul Parco dello Stelvio
28 Aprile 2016 – WWF Italia
“Saremo il cane da guardia delle istituzioni perché non vengano dispersi 80 anni di storia del Parco nazionale dello Stelvio, pronti a mettere sotto i riflettori tutti i conflitti con le leggi esistenti ma anche a riconoscere novità positive se ci saranno”. Nasce su questi presupposti l’Osservatorio sul Parco Nazionale dello Stelvio, istituito da 10 tra le maggiori associazioni italiane di protezione ambientale (CAI, CTS, FAI, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano, WWF) che focalizza la sua attenzione sulla contestazione della illegittimità costituzionale di una parte rilevante del nuovo quadro normativo che ha definito la nuova governance del Parco derivante dell’Intesa intercorsa tra Stato, Province autonome di Trento e Bolzano e Regione Lombardia e sottoscritta l’11 febbraio 2015… continua