
5 giugno 2014
È il bacino che attraversa una delle terre più travagliate della storia; è, probabilmente, il bacino che più di tutti, rappresenta la Storia, sia essa culturale che religiosa. Si parla del Giordano, un fiume da un corso di 18.500 km2 e i cui Paesi rivieraschi hanno da tempo immemore perso pace a livello politico e sociale. Il Giordano bagna Giordania, Israele, Siria, Territori Palestinesi ed anche il Libano, seppure in percentuale nettamente inferiore. Per citare solo pochi riferimenti, il Giordano è il luogo del Battesimo di Gesù, è il fiume dove amava predicare Giovanni Battista, è stato attraversato dagli israeliti per accedere alla terra promessa… continua
Riflessioni: è un vecchio articolo che avevo salvato nella barra dei segnalibri, lo faccio sempre quando offrono spunti interessanti di riflessione per comprendere la realtà, specialmente se riletti a distanza di tempo. E mi trovo a pensare che le nostre generazioni, quelle “adulte”, sono così poco lungimiranti da credere che il denaro possa comprare tutto, in nome del profitto si sfruttano le risorse ricevute in dono senza dare nulla in cambio se non inquinamento e devastazione. Si tende ad accaparrarsi tutto senza però prendersene cura, si temono epidemie e carestie ma non si fa nulla per prevenirle; in quanto categoria umana ci interessa solo quello che riguarda noi, a discapito degli altri esseri viventi, animali e vegetali, come se non ci fosse futuro. Abbiamo una fame insaziabile, e delle future generazioni non ce ne frega nulla.
Quando invece basterebbe poco a unire le forze, e le risorse così tanto sprecate in inutili guerre, e cercare di risolvere con il dialogo, con la buona volontà, anziché con la forza. Siamo come entrati in un tunnel, con i paraocchi vediamo solo bruttezza e orrore, siamo così impauriti da stringerci addosso tutto ciò che possediamo, quando in realtà non possediamo null’altro che quello che abbiamo dentro di noi. Siamo noi il nostro male e il male del mondo.
Leda